L’altra sera chiacchieravo con l’amico Bolso alla pizzata MAC bolognese, e mi sono venuti dei pensieri.
Fino a ieri mi preoccupavo poco o niente di geolocalizzare me stesso in rete. Chi mi contattava poco importa se da Caltanisetta o Bardonecchia. Ora invece che sono tornato a spacciarmi per libero professionista, può vere un senso?
Forse sì.
Per iniziare sono andato a curiosare tra le chiavi di ricerca utilizzate per raggiungere questo blog, così per togliermi qualche dubbio, ed ho trovato diverse richieste come “assistenza wordpress modena”.
Per altro non mi devo nemmeno lamentare, perché nei risultati di Google finisco in prima pagina. Ma è un risultato casuale, non pianificato.
Per carità non mi sto lamentando, sono solo poche settimane che mi sono rimesso in proprio e non mi devo certo lamentare per come stanno andando le cose.
Ma ora che la pagnotta comanda e che tocca cercare clienti, anche per quella stabilità futura che non guasta, magari sarebbe il caso di fare un discorsetto un pochetto più serio con Google, e non fare il solito scarpolino che gira con le scarpe rotte.
Che ne dite, aiuta?
4 risposte
Come per i motoraduni, luogo cosa e anno le tre voci indispensabili.
MA dai, lo so che hai le Guzzi perennemente in testa, ma questa è una cosa diversa… 😉
No caro. Google analizza la semantica del contenuto e lo privileggia al luogo da dove parte la ricerca. Mi è capitato diverse volte di vedere prima i servizi per una determinata zona, invece di un’altra, che corrispondeva anche meglio alle parole ricercate, solo perché ha rilevato dal mio IP che sono di quella particolare zona.
Questo è un grosso problema per gli e-commerce, se poi vuoi vederlo più da vicino: anche tu vendi…
Si, quello OK, ma la mia osservazione riguarda più le intenzioni che l’aspetto SEO.