Oggi, ti sembrerà sicuramente strano, non ti parlerò di WordPress.
Piuttosto di una vecchia fiamma, professionalmente parlando, che da qualche giorno mi sta distogliendo da quello che è il mio lavoro principale.
Mi sto occupando di recuperare le sorti di un sito (ovviamente in WordPress) che ha visto giorni migliori, ma che per vari motivi ha perso visite e interesse.
Praticamente una ripartenza da zero o quasi, una rinascita se vogliamo, ma con la difficoltà aggiunta di tanti errori da recuperare. Tanti riguardo la SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca), ma anche un approccio comunicativo tutto da rivedere.
Ma il primo passo è rimediare gli errori, a partire dalla struttura e dalla SEO.
Per me è come una nuova avventura, emozionante, ed una specie di viaggio nel passato.
Mi sono occupato di SEO a vari livelli, fin da quando lavoravo al servizio di Internet Provider.
Certo non uno specialista SEO, che è un lavoro che richiede un’alta specializzazione ed essere fatto a tempo pieno, mentre io dovevo occuparmi anche di DNS e server mail, ma qualche bella soddisfazione me la sono presa.
Inoltre la cultura della SEO è un argomento che mi ha sempre interessato, e sul quale nel mio piccolo continuo sempre a documentarmi, a seguirne le evoluzioni.
Riprendere in mano questo argomento, dopo tanto tempo passato ad occuparmi solo di WordPress, mi ha risvegliato vecchie passioni, e regalato nuovi stimoli, ci voleva proprio.
Un lavoro vecchia maniera, fatto più col cuore, e con le indicazioni che arrivano più dalla pancia, ma non senza uno sguardo di attenzione alle tematiche del web di oggi.
E quindi giù di ottimizzazione, e della ricerca delle keyword migliori, sbirciatine alla concorrenza facendo finta di nulla, e la piacevole sensazione della linea blu di Analytics che comincia finalmente a guardare verso l’alto.
È sempre un bel vedere, specie se anche il cliente se ne accorge.