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WordPress, WooCommerce e la crisi

Aziende in crisi guardano l'e-commerce come alternativa
Aziende in crisi guardano l'e-commerce come alternativa

Aziende in crisi guardano l'e-commerce come alternativa

Sarà una coincidenza, ma la sensazione è che in tantissimi, negli ultimi mesi, abbiano scoperto l’e-commerce, ed in particolare l’e-commerce con WordPress, tramite WooCommerce.

Sarà perché WordPress è notoriamente amichevole e intuitivo, sarà che anche WooCommerce in quanto a facilità d’uso non scherza, ma da qualche mese le richieste di informazioni e di assistenza sono decuplicate, almeno per quanto mi riguarda.

Ma è davvero solo una questione di praticità e facilità d’uso?

Io ho l’impressione che la crisi che ci attanaglia c’entri parecchio, e che imprese di ogni misura, piuttosto che artigiani e piccoli commercianti, cerchino nel commercio elettronico un’alternativa, qualcosa che smuova le acque stagnanti di una economia al collasso.

Un’alternativa magari snobbata fino a ieri, spesso sbagliando, per svariati motivi.

E-commerce, può funzionare?

Difficile dirlo, bisogna valutare caso per caso, e comunque si tratta sempre di valutare un certo margine di imprevedibilità. Una scommessa, se vogliamo.

Via ogni falsa speranza, diffidare assolutamente da chiunque prometta guadagni facili, fatturati triplicati come mi è capitato di sentir dire, semplicemente aprendo una vetrina sul web.

Bastasse solo installare un plugin, e riempirlo di prodotti, la rete sarebbe piena di commercianti che fanno soldi a palate. Quelli che riescono a vendere, invece, sono pochi.

E-commerce che funziona, cosa fa la differenza?

L’e-commerce è un canale commerciale come altri. Richiede meno investimenti, ma non è gratis.
Non ha bisogno di una rete commerciale fisica, ma va assolutamente messo nelle condizioni di poter vendere.

Deve essere ben fatto. Chi comprerebbe il pane da un negozio con le ragnatele in vetrina?

Bisogna promuoverlo, con le logiche del marketing in rete.

Bisogna dargli carattere, autorevolezza e personalità, doti che andranno a riflettersi poi sui prodotti, e che convinceranno i visitatori a prendere questi piuttosto che altri.

L’occhio del padrone ingrassa il cavallo, anche qui…

Insomma la crisi spinge a cercare mercati alternativi, e per molte aziende l’e-commerce può essere davvero uno strumento valido, ma nessuno creda di realizzarlo e poi via, che tanto vende da solo.

Non funziona così.

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Roberto Rota

Libero professionista, un "artigiano del web", lavoro nella comunicazione in rete da quando esiste Internet. Mi occupo principalmente di assistenza su WordPress e assistenza e consulenza WooCommerce, seguo la realizzazione di progetti web, in particolare siti di e-commerce, visibilità e comunicazione in rete. Il mio curriculum è su Linkedin, e mi puoi trovare anche su Instagram, FaceBook e Twitter.

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6 risposte

  1. Ecco questo è uno dei classici post alla Rota. Altri userebbero decine di termini anglofoni super specialistici per dirti la stessa cosa facendoti sfuggire il succo della questione. Qualcuno potrebbe imbastirci un’intero seminario attorno, il “Rob” no.
    Rob ti rende l’idea in poche parole, senza fronzoli, e con metafore che capisce anche un bimbo di 6 anni. Grazie Rob.

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