Come fare per eseguire gli aggiornamenti di WooCommerce in completa sicurezza, evitando brutte figure con i clienti?
È vero, l’ultimo aggiornamento di WooCommerce (2.1) è stato un tantinello problematico, con due bugfix rilasciati nel giro di poche ore e tanti problemi di contorno a complicare la situazione.
Parlandone con diversi addetti ai lavori, e stando alle tante mail di utenti che ho ricevuto, pare proprio che siano stati in parecchi a sudare freddo
Non è stato l’unico aggiornamento con problemi nella storia di questo plugin, e sicuramente ce ne saranno ancora. Meglio considerare qualche precauzione in futuro.
Se stai utilizzando WooCommerce, vuol dire che hai un’attività commerciale di qualche tipo, e se qualcosa va storto sono dolori.
È vero che alle peggio c’è sempre il backup, sempre che il backup venga eseguito regolarmente, ma il fermo tecnico di un e-commerce, anche solo per qualche ora, potrebbe avere ripercussioni importanti.
Meglio allora armarsi di pazienza, e di precauzioni.
Precauzioni per l’aggiornamento di WooCommerce
Regola n. 1: utilizza un’ambiente di test!
Una copia speculare del sito in produzione, fondamentale per verificare il corretto funzionamento del sistema dopo aggiornamenti importanti, prima di effettuarli sul sito vero e proprio.
Un’installazione di test la si può predisporre ovunque, su altri server o in locale. Io preferisco, quando possibile, crearla sullo stesso server del sito in produzione, in modo da avere le medesime configurazioni e limiti, in particolare del PHP.
Una volta effettuato l’aggiornamento sull’installazione di test, vanno provate tutte le funzionalità del sito e dello store, dalle procedure di acquisto all’invio di mail di notifica.
Anche il più piccolo malfunzionamento, il meno apparente, può causare delle pessime figure con i clienti!
Solo dopo aver verificato a più riprese il corretto funzionamento di tutto il sistema, si può passare all’aggiornamento del sito in produzione.
Regola n. 2: non avere fretta di aggiornare il sito in produzione!
La fretta è sempre una cattiva consigliera! Purtroppo è oramai una consolidata tradizione, quella di utilizzare gli utenti finali come tester degli aggiornamenti. Meglio allora non rischiare che il nostro e-commerce diventi una sorta di cavia, a nostra insaputa.
In conclusione, vademecum per l’aggiornamento di WooCommerce:
- Non avere fretta! Non aggiornare appena è disponibile una nuova versione, ma monitorare siti e forum di supporto per notizie di eventuali problemi o controindicazioni.
- Usare un’installazione di test per evitare brutte sorprese con l’e-commerce in produzione, ed evitare soprattutto le arrabbiature dei clienti.
- Fare un backup completo, di files e database. Se c’è una procedura automatica di backup, verificare che sia stato fatto e che sia consistente, e pure se c’è una procedura automatica, un backup manuale e completo non fa m ai male.
- Verificare la compatibilità di tutte le estensioni utilizzate con la nuova versione di WooCommerce.
- Verificare la compatibilità del tema in uso con la nuova versione di WooCommerce.
- Aggiornare prima altri plugin ed il tema, nel caso vi fossero aggiornamenti disponibili.
- Non avere fretta! (repetita iuvant!) Prenditi tutto il tempo necessario per aggiornare in sicurezza!
Cosa fare se dopo l’aggiornamento WooCommerce lavora male?
Può succedere, aggiorni WooCommerce e lo store comincia a dare problemi, piccoli o grandi, estetici o funzionali che siano.
Se hai avuto la pessima idea di aggiornare direttamente il sito in produzione, ripristina il backup! (Dato che ci sei, quando hai ripristinato potresti utilizzare lo stesso backup per realizzare un’installazione di test. Buona idea, eh?)
Se invece sei stato saggio e prudente, ed hai aggiornato prima un’installazione di test, hai tutto il tempo di cercare la causa dei problemi, e per cominciare puoi andare per esclusione.
- Potrebbe dipendere dalle estensioni per WooCommerce utilizzate, puoi provare a disattivarle.
- Potrebbe dipendere dal tema in uso, si scopre facile attivando un altro tema.
- Potrebbe dipendere da funzioni e filtri che hai aggiunto in functions.php, puoi provare a disattivarli.
- Potrebbe dipendere da modifiche apportate ai template di WooCommerce, puoi provare a rimuoverle.
- Potrebbe dipendere da problemi di gioventù della nuova versione di WooCommerce, meglio sintonizzarsi sui canali di supporto ufficiali e sui siti e forum indipendenti dedicati a WooCommerce, puoi scoprire se qualcun altro lamenta gli stessi problemi, e magari propone delle soluzioni. Nel caso non ci sia nessuno, non aver paura di descrivere i tuoi problemi.
4 risposte
Cosa intendi per”usare un istallazione di test” ? Puoi essere più specifico o magari rimandarmi a qualche tuo articolo che tratta l argomento?
Ciao Stefania, un’installazione di test, o installazione di sviluppo che dir si voglia, è una copia gemella del sito in produzione, dove poter fare modifiche e prove di ogni genere senza correre il rischio di compromettere il sito vero e proprio.
La si può avere in locale, sul proprio computer, o sullo stesso server del sito, così da poter utilizzare la stessa configurazione del server.
Non ricordo di aver scritto mai qualcosa di specifico al riguardo, ma mettere in piedi una installazione di test non è difficile, in pratica si esegue la stessa procedura di quando si vuol trasferire un wordpress da un server ad un altro.
Roberto
Scusami Roberto se approfitto del tuo know-how ma non riesco a capire come farlo “materialmente”. Se devo farlo sul server dove c’è l attuale sito devo quindi comprare un altro spazio hosting? E se lo faccio in locale su pc immagino che dovrei scaricarmi il sito in ftp e poi come faccio con gli aggiornamenti? Bho non capisco.
Ciao Stefania, se per aggiornamenti intendi nuovi post o nuove pagine chiaro che il sito di test una volta creato non ha molto senso che venga aggiornato, tanto non lo vede nessuno. Se invece intendi gli aggiornamenti di temi e plugin quelli li puoi fare senza problemi, verificare che tutto funzioni per bene e quindi farli anche sul sito vero e proprio.
Per farle l’installazione di test, nella pratica, si entra in qualche “tecnicismo”. Se il tuo hosting te lo permette, puoi fare un sottodominio (test.dominio.it esempio), e sempre se te lo permette puoi duplicare il database. In questo caso non c’è necessità di spendere niente lato hosting.
In alternativa puoi farlo in locale, su un tuo computer, usando un a di quelle piattaforme che emulano egregiamente un server web, tipo WAMP per Windows o MAMP per Mac. Bisogna però avere qualche rudimento (neanche troppi) in materia di Apache, PHP e MySQL, trovi tante guide in rete su come installarli e configurarli di massima.
rob