Indice dei contenuti
ToggleAl momento di scrivere questo articolo (agosto 2018), i requisiti per WordPress stando al sito wordpress.org sono i seguenti
- PHP 7.2+ o superiore
- MySQL 5.6+ o superiore (in alternativa MariaDB 10.0+ o superiore)
- HTTPS
Per quanto riguarda WooCommerce, invece, oltre a quanto già valido per WordPress, bisogna aggiungere:
- Limite di memoria WordPress di 128 MB o superiore
Nella realtà WordPress e WooCommerce funzionano anche con versioni precedenti di PHP o di MySQL, apparentemente senza errori, ma non è detto che sia davvero così.
Inoltre utilizzando vecchie versioni di PHP si hanno prestazioni sensibilmente peggiori, e si offre il fianco a parecchi problemi di sicurezza.
Con PHP 7 e versioni successive le maggiori performance sono state subito evidenti, e gli sviluppatori si sono subito preoccupati di rendere compatibile il loro codice per godere di queste migliorie.
Ma le performance non sono l’unico motivo, nuove funzioni e sicurezza fanno sì che sia caldamente consigliabile avere un sistema aggiornato per muovere un sito in WordPress, e ancor più con WooCommerce.
Come verificare se l’hosting soddisfa i requisiti minimi di WordPress e WooCommerce?
Molti plugin, come WooCommerce e BackWPup per citarne un paio, offrono una pagina di informazioni sullo stato del sistema.
Anche molti temi, e naturalmente c’è una discreta scelta di immancabili plugin allo scopo, come Server Status (ricordati di disabilitarlo ed eliminarlo dopo averlo utilizzato, inutile regalare risorse a plugin che non servono più).
In alternativa, si può creare a mano un file PHP che riporti dettagliatamente tutte le caratteristiche del servizio.
Vedi qui per come fare a creare un file di test PHP (è un vecchio articolo, ma la procedura in questione è ancora corretta).
Si può cambiare la versione di PHP e di MySQL?
Il problema si pone soprattutto con gli hosting condivisi, considerando che molti servizi di hosting impostano di default PHP 5.6 (se non addirittura versioni più vecchie e oramai obsolete e pericolose, come la 5.4 o precedenti).
È bene verificare nel pannello di controllo se è presente la possibilità di selezionare una versione più recente.
Nella maggior parte degli hosting il cambio della versione PHP è possibile, solitamente nelle opzioni avanzate del sempre più diffuso cPanel, tipo Siteground, o nei pannelli di controllo personalizzati, come OVH e Aruba.
Riguardo MySQL invece la faccenda si complica: molti hosting utilizzano ancora versioni precedenti alla 5.6, ma per aggiornarla occorre interpellare il fornitore del servizio, che non sempre è ben disposto a queste operazioni, specie se si tratta di hosting condivisi.
La versione di MySQL, specie per le nuove installazioni, è anche un buon segnale per capire se si è su un server creato o aggiornato per lo meno di recente.
Ma è davvero necessario rispettare questi requisiti minimi?
Se si tratta di nuove installazioni, nuovi siti da realizzare, sarebbe bene di sì.
Nella scelta di temi e plugin andrebbe sempre verificata la loro compatibilità con le più recenti versioni di PHP, specie se si vuole realizzare uno store WooCommerce, dato che quest’ultimo caldeggia fortemente l’uso di PHP 7.x per funzionalità e prestazioni.
Qualche problema in più si pone con quei siti, che utilizzano temi o plugin che non vengono aggiornati da tempo, dove è possibile che le nuove versioni di PHP creino delle incompatibilità, dei malfunzionamenti.
In conclusione:
- Se stai partendo con una nuova installazione, assicurati di avere attive le ultime versioni di PHP e MySQL.
- Se si tratta di un sito attivo da diverso tempo, è bene cercare di aggiornare la versione di PHP, se possibile, ma bisogna fare i conti con temi e plugin installati, magari qualcuno potrebbe dare problemi perché non aggiornato e non compatibile.
- È bene verificare sempre che i temi e plugin che si vuole utilizzare siano aggiornati di recente, e che nelle note di rilascio sia citata la compatibilità con le recenti versioni di PHP.