Una nota del Registro Italiano per i Nomi a Dominio del 10 luglio scorso comunica che da oggi è possibile utilizzare gli accenti nei nomi a dominio. Sarà possibile quindi registrare nomi come “barbapapà.it” e “virtù.it”.
Non solo, sarà possibile utilizzare anche caratteri particolari presenti nel francese e nel tedesco, ed il numero delle lingue è destinato ad aumentare velocemente.
A partire da domani 11 luglio, il Registro .it, l’anagrafe dei nomi con suffisso ’.it‘, gestita dall’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche (Iit-Cnr), consentirà di registrare nomi con gli accenti come caffè.it e di distinguere, in base all’accentazione, il significato di una parola come lèggere.it e leggère.it. Si potranno utilizzare anche i caratteri di uso comune nelle lingue francese e tedesca come la ç di “garçon.it” o la ß di “straße.it”.
Vedi qui il comunicato di Registro.it
Sicuramente una buona cosa per tutti quei termini che potevano presentare doppie chiavi di lettura, a seconda di dove veniva immaginato l’accento, come nel caso “leggere” indicato nel comunicato.
Un buon business per il registro, che vedrà aumentare le richieste di registrazioni di nuovi nomi con e senza accenti.
Un buon business anche per chi si occupa di registrazioni e gestione dei nomi a dominio.
Attenzione però: se il vostro nome o ragione sociale prevede accenti, e avete registrato il nome del dominio senza, affrettatevi a registrare anche la versione accentata altrimenti rischiate di farvelo soffiare.
Divertente quanto segnala l’amico Zambelli su Twitter, qui e qui, delle varie agenzie di stampa che segnalano la notizia sbagliando o omettendo gli accenti, come qui l’ANSA e qui Adnkronos, che non azzeccano un accento manco a pagarlo in tutto l’articolo, sostituendoli con degli orribili apostrofi. Una nota di colore che non guasta…
😉
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