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Il trucco è non avere trucchi

Questo articolo l’ho scritto più di 4 anni fa, e precisamente il 15 luglio 2009. Mi è sembrato comunque attuale, e meritevole di essere riproposto. Con solo qualche piccolo riadattamento, perché anche i pensieri cambiano, si evolvono, con le nostre esperienze.

Painting wizard - J W BakerNessuna strana alchimia, nessuna bacchetta magica, per un sito o un blog davvero interessante l’unica cosa che davvero conta è avere qualcosa di interessante da dire.

Tutto il resto, comunque lo vogliate vedere, è solo “chiacchiere e distintivo” (1)

Nei giorni dell’ottimizzazione per i motori di ricerca e del web marketing, l’unico consiglio veramente saggio, ma il meno ascoltato o per meglio dire quello peggio interpretato, riguarda la qualità. Dei contenuti, naturalmente.

Ma la qualità più importante, è soprattutto l’essere se stessi.

Realizzare un sito ed avere una buona frequentazione, in termini numerici, non è particolarmente difficile. Basta individuare l’argomento giusto, avere il minimo indispensabile di competenza in materia e i soliti trucchetti di sempre, e quelli nuovi dei nuovi media. Magari qualche soldino da investirci, ed il gioco è fatto.

Editor e writer come abili sartine, qualche sforbiciata in giro, un po’ di rammendi, un colpo di ferro da stiro ben piazzato ed ecco che la magia ha inizio.

Non è difficile, ma occorre esser bravi  per risultare credibili, perché troppi ce ne sono di siti fotocopia, meglio non allungare la lista.

Alla fine, per qualcuno, paga pure.

Per un buon autore lo stress della visibilità può diventare un danno. Se un buon autore decide di dedicare il suo tempo alla propria promozione in rete il più delle volte finisce per confondere i ruoli e soprattutto le priorità.

Se poi viene si è inghiottiti da questo vortice, e succede, c’è un prezzo molto salato da pagare.

Equilibrio, senso e piacere della comunicazione, innanzi tutto, per la conversazione, per un pugno di commenti in più…

Rimanere se stessi, anche in rete, non ha prezzo, e paga doppio.

Art Credit: J W Baker
1 = cit. Robert De Niro – Gli Intoccabili

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Roberto Rota

Libero professionista, un "artigiano del web", lavoro nella comunicazione in rete da quando esiste Internet. Mi occupo principalmente di assistenza su WordPress e assistenza e consulenza WooCommerce, seguo la realizzazione di progetti web, in particolare siti di e-commerce, visibilità e comunicazione in rete. Il mio curriculum è su Linkedin, e mi puoi trovare anche su Instagram, FaceBook e Twitter.

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8 risposte

  1. Ciao Roberto, come sempre hai scritto un ottimo articolo e che fa riflettere, almeno dovrebbe far riflettere.
    Proprio pochi giorni fa leggevo sul forum di Giorgio Tave un po’ di utenti in delirio per cercare e attuare strategie al fine di portare nel proprio sito nuovi utenti.
    In una di queste discussione, in cui l’autore del blog si chiedeva perché il numero di utenti non aumentava, è stato postato il link del blog mostrando evidentemente una grande capacità di copia/incolla, quindi nessun articolo originale, nessuna idea interessante per cui valesse la pena perdere un solo minuto.

    1. Mi sto rendendo sempre più conto che ci sono persone davvero ossessionate dai numeri, convinte che basti solo aumentare i visitatori per far funzionare un sito.

      rob

      1. Ma almeno fossero numeri veri!

        Come ho avuto modo di analizzare in un articolo recente c’è gente che è disposta a pagare per avere il numerello di like, visitatori o follower più alto.

        Questo davvero non lo comprendo.
        Capisco più l’ossessione sui visitatori, magari nell’allucinazione che avere più visite significhi avere più potenziali clienti, ma arrivare a comprare gente (fake per giunta, se non profili hackerati) per la propria pagina mi sembra delirio puro.

  2. Concordo in pieno, avendo avuto e avendo tuttora bellissime soddisfazioni solo con la qualità del contenuti, la costanza e l’impegno e la condivisione.

    Senza tirare fuori una lira all’ennesimo “esperto SEO” improvvisato né con campagne pubblicitarie 🙂

    1. Sì, verissimo.

      Bisogna però non fare di tutta l’erba un fascio, questo vale per i blog d’autore, o per i siti fortemente caratterizzati, mentre per altri progetti la SEO e le sue regole sono un valido supporto (supporto, intendiamoci) per una corretta indicizzazione.

      rob

      1. Senza dubbio, su progetti commerciali gli investimenti lato marketing devono per forza comprendere più canali.

        Però lì stiamo su livelli seri, non gli espertoni SEO di cui pullula il web. E considera che anche a noi su Weekendout.it ci arrivano due/tre richieste al mese… e da gente a volte davvero impresentabile.

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