Google non perdona i furbetti del quartierino e i maldestri di ogni dove, e così capita che il sito o il blog che tanto abbiamo faticato per cercare di mettere ai primi posti nei motori di ricerca sparisce senza pietà dopo decine di pagine di risultati.
Così capita che un conoscente, quello che “a me esperti di SEO mi fanno un baffo”, mi chiama disperato perché il suo bel blog, dopo diversi mesi di posizioni onorevoli seppur non esaltanti, di punto in bianco finisce per trovarsi negli inferi del posizionamento.
Giusto per vedere se avevo buoni motivi per sfotterlo, provo a fare qualche ricerchina su Google.
Cercando solo il nome del dominio (con e senza il classico www), nella prima pagina dei risultati manco l’ombra, si parte dalla tredicesima posizione almeno.
Una bella penalizzazione direi, non essere nemmeno tra i primi 5 con il nome del proprio dominio è davvero pesante, visto che dicono che le penalizzazioni partono dalla quinta posizone in questo caso.
Il sito almeno è solo penalizzato e non bannato.
Giusto per la cronaca, scoprire se un sito è bannato è abbastanza facile, basta fare una ricerca con la sintassi “site:www.nomedominio.tld”, e Google ti risponde con le pagine indicizzate. Se un sito è bannato, le pagine spariscono dall’indice. Ovviamente se il sito aveva un tot di pagine indicizzate, nel caso di siti nuovi è normale non trovarli.
Allora gli chiedo cosa aveva combinato negli ultimi mesi, e lui candidamente “beh sai com’è, ho trovato dei siti che insegnano i trucchi per per finire al primo posto su Google…”
Ciao Carletto, non me ne volere ma sto ancora sghignazzando sotto i baffi, adesso voglio proprio vedere quando quelli di Google ti perdonano… 🙂