In più di un’occasione ho scritto sull’ottimizzazione di WordPress, come qui ad esempio sulla compressione dei dati sul server, al fine di migliorarne le prestazioni.
Mi sono accorto però di non aver mai sottolineato, non abbastanza almeno, che le migliori prestazioni di WordPress spesso si determinano prima, con una scelta ponderata dell’hosting.
Parlo di hosting, e non di altre soluzioni, solo perché è la scelta più comune, dettata da scarsa informazione e da fattori economici.
Anche per le aziende, dove invece meriterebbero soluzioni diverse.
Vero che la scelta dell’hosting è determinata esclusivamente da fattori economici, ma è vero anche che poi si finisce col lamentarsi che la pagina impiega un’infinità di secondi, da quando viene richiamata a quando restituisce i primi dati.
Si può effettuare un’ottimizzazione certosina del CMS, ma serve a poco se alla base c’è un hosting inadeguato o poco performante.
Se per un blog privato qualche secondo di attesa ci può stare, ma solo nel senso che purtroppo ci siamo abituati a questo tipo di ritardi sul web, per un sito o un blog aziendale, o peggio un eCommerce, tempi del genere diventano un vero problema.
Prova a pensare quante persone, dopo 3-4 secondi di attesa davanti ad una pagina bianca, decidono di andare altrove. Molte più di quante ti puoi immaginare.
Un servizio web importante richiede un hosting professionale
Parlando di hosting condivisi economici, il problema sta nel numero di siti che il provider decide di far utilizzare ad ogni singola macchina virtuale utilizzata per il servizio. Nei piani di hosting più economici questo numero è alto, mentre si abbassa nelle versioni professionali, o business che dir si voglia. O almeno così dovrebbe essere.
Un altro aspetto critico, negli hosting condivisi, è il server MySQL utilizzato, condiviso anch’esso, e che può diventare facilmente il vero collo di bottiglia delle prestazioni di WordPress..
Alcuni servizi di hosting prevedono la possibilità di adottare un server MySQL privato, ovviamente a pagamento, anche per le soluzioni condivise. Server MySQL configurabile a piacere per numero di database, dimensioni ma soprattutto memoria.
Molto spesso la differenza, tra server MySQL condiviso e privato, è palpabile, misurabile ad occhio nudo.
Salta decisamente agli occhi.
Fin qui ho toccato solo le offerte di hosting condiviso, lo scalino più basso e solitamente preferito dai più, per ovvi motivi, nella scelta di un hosting.
Per i più esigenti, poi, ci sono VPS e Server Dedicati, e compagnia bella, dipende solo dal budget.
9 risposte
Ciao Roberto,
ho un dominio abbastanza grosso in scadenza, è ospitato su aruba che fino ad oggi ha retto bene ma ora non mi basta più in termini di prestazioni e di “assistenza”. Rimarrei sempre sull’hosting condiviso. Sono tentato tra Godaddy, Bluehost e Hostgator. Tu cosa mi consigli?
Grazie, ti seguo spesso!
Guarda, fare una “classifica” è davvero improbabile, non sarebbe veritiera.
Da quello che vedo sono tutti servizi blasonati, conviene chiedere a qualcno che li usi.
rob
Grazie per la risposta Roberto,
cambio la domanda in:
Vale la pena pasare da Aruba ad uno degli Hosting sopracitati?
Grazie ancora.
buon lavoro!
Ti risponderei come quel saggio “la risposta è dentro di te…” 🙂
Fossi io mi risponderei di si…
rob
Grazie Rob!
Io da qualche anno uso Gandi con il servizio Simple Hosting, un piccolo virtual server in cui puoi ospitare più siti con un prezzo a scalare a seconda delle tue necessità.
I domini li gestisco su TopHost (ma solo quelli), mentre tutti i miei siti li ho messi lì.
Ciao Roberto, vorrei chiederti che requisiti ottimali, non minimi, dovrebbe avere un servizio di hosting per un sito di e-commerce?
Quali sono le migliori soluzioni sul mercato attuale?
Grazie per una tua risposta.
Salvatore.
Ciao Salvatore, non ci sono “requisiti ottimali”. Più ne hai meglio è, come al solito. 256/512 MB di RAM se il mysql è privato, o in “containers” come suggerisce Francesco, una buona dose di RAM e processori per la macchina virtuale che gestisce il server, se parliamo di una VPS, ma oltre a questo devono essere ottimizzati bene, perché basta un PHP o un MySQL configurati non a modino per vanificare tutto.
Con i servizi di hosting condiviso purtroppo bisogna affidarsi alla bontà del fornitore, e sperare di non cascare su un server che gestisce altri domini troppo trafficati o presi di mira.
rob
rob
Il mio hosting, Mediatemple, funziona su cluster e espande le risorse in funzione delle richieste.. In più offre la possibiità di utilizzare dei MySQL Containers che funzionano da SQL Server e sono disponibili in 3 tagli fino a 512MB di RAM..:-)