Mi pongo la domanda sulla reale utilità di Linkedin perché in questi giorni sono indaffarato a far le pulizie di primavera nel mio profilo, fino a ieri praticamente abbandonato a se stesso per forza di cose.
Rispetto ad altri Social Network, decisamente più frivoli e preditempo, Linkedin si presenta con una mission decisamente più seria, dove al primo posto troviamo il mettere in contatto tra loro professionisti ed aziende.
Personalmente Linkedin l’avevo un po’ snobbato negli anni scorsi. Vuoi soprattutto perché un lavoro che mi piaceva ce l’avevo, e come tanti ero convinto che sarebbe potuto durare ben di più, ne aveva tutte le caratteristiche, fino al momento in cui non scopri quanto poco ci mettano degli amministratori beoti a mettere in ginocchio una azienda.
Da un po’ di tempo a questa parte continuo a ricevere sollecitazioni sull’esserci (in Linkedin), vuoi anche perché sto spargendo la voce che sono di nuovo alla ricerca di un lavoro, dato che il mio attuale impiego a tempo determinato sta per terminare.
Mi adeguo, aggiorno il mio trascuratissimo (fino ieri l’altro) profilo e comincio a imbastire la mia rete di collegamenti.
Ah, eccolo qui il mio profilo su Linkedin… 🙂
3 risposte
Secondo me si tratta solo di un adeguamento di mentalità che è già in corso.
Se in certi paesi linkedin può già tornare utile anche a categorie non specializzatissime, anche da loro è partito coinvolgendo prima gli specialisti, e via via allargandosi verso il basso, verso una base produttiva per certi versi più generica.
C’è da dire anche che la ricerca di personale specializzato altrove rispetto a qui usa altri metri di meritocrazia ed esperienza.
Ma sta cambiando anche qui…
In questo cambiamento è quello che gran parte della popolazione vuole credere … certo, la diffusione del network in ambito lavorativo non può fare che bene a chi si propone e a chi cerca perché diventa sempre più facile il poter verificare le credenziali e le competenze proposte …
penso che nn lo sapremo mai qui in Italia
😀