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Cambiare tema WordPress diventa sempre più difficile.

Pagina di Divi senza Page Builder
Pagina di Divi senza Page Builder

Il titolo di questo post in origine era “i nuovi temi per WordPress sono per sempre“,  poi ho pensato che non rendesse bene l’idea.

Non fraintendermi, cambiare tema su WordPress è sempre stato e rimane un’operazione facilissima, a prova di bimbo.

Il problema nasce se si utilizza un tema con uno di quei “visual composer”,  o “page builder” che dir si voglia, che ora vanno per la maggiore, e non riguarda il cambio del tema come operazione fine a se stessa, ma alle complicazioni che puoi avere dopo.

Se ancora non riesci ad immaginare dove sia il problema, prendi la tua bella pagina realizzata con uno di questi builder, e guardala con l’editor standard.

Di solito, quando si cambia un tema in WordPress, c’è un po’ da lavorare per rimettere in sesto il layout, ma se si è utilizzato uno di questi composer tutto si complica maledettamente.

L’editor delle pagine con Divi, un tema che mi piace particolarmente, nelle ultime versioni con page Builder si presenta così:

Editor pagine WordPress con Page Builder

Tutto molto bello, con il Page Builder si riesce a creare pagine ricche ed efficaci, senza troppo sforzo.

Ma se un domani si decide di cambiare tema, ecco come si presenta la stessa pagina:

Pagina di Divi senza Page Builder

 

Com’è facile immaginare, il lavoro per ripristinare la pagina diventa molto più complicato con tutti quegli shortcode che, senza il tema e il relativo Page Builder che li hanno generati, non hanno alcun significato.

Ecco quindi che il significato del titolo originale di questo post, “i nuovi temi per WordPress sono per sempre“, diventa più comprensibile.

L’adozione di un tema che prevede un visual composer, che sembra una manna dal cielo per come semplifica la creazione di pagine e siti WordPress, altrimenti più complicati, ha come rovescio della medaglia il legare il sito a quel tema con una catena non impossibile da rompere, ma difficile.

Se il cambiare il tema è solo un capriccio poco male, i più a questo punto ci rinunciano e cercano di continuare a convivere con lo stesso tema, magari cercando di migliorarlo.

Ma se il tema bisogna cambiarlo, perché magari lo sviluppatore ha deciso da mesi di interromperne lo sviluppo e cominciano a spuntare le prime incompatibilità, ecco che diventa un problema.

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Roberto Rota

Libero professionista, un "artigiano del web", lavoro nella comunicazione in rete da quando esiste Internet. Mi occupo principalmente di assistenza su WordPress e assistenza e consulenza WooCommerce, seguo la realizzazione di progetti web, in particolare siti di e-commerce, visibilità e comunicazione in rete. Il mio curriculum è su Linkedin, e mi puoi trovare anche su Instagram, FaceBook e Twitter.

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7 risposte

    1. Ciao Gian Maria,
      sì esistono dei plugin per ripulire shortcode, ma non mi sono mai fidato ad usarli per paura che non vadano a “pulire” più del dovuto.

      tipo questo, il primo che mi è capitato facendo una ricerca, ma di sicuro ce ne sono anche altri se cerchi bene: https://it.wordpress.org/plugins/clean-my-archives/

      Ovviamente se lo usi e ti cancella qualcosa di troppo non venire a lamentarti da me, eh? 😉

      rob

    1. Ciao Sarah, i temi possono essere più o meno scritti bene per quanto riguarda i motori di ricerca, possono prevedere i tag correttamente e tutte queste belle cosine, ma per far perdere il posizionamento devono essere delle ciofeche di temi, scritti con i piedi.

      C’è però una variabile, ossia certi temi premium rimediati per vie traverse, che possono contenere codici inopportuni o malware che possono avere anche l’effetto di guadagnare pesani penalizzazioni sui motori di ricerca.

      rob

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