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Annunci AdSense, integrati o evidenziati?

adsenseMigliorare posizionamento e grafica degli annunci AdSense per guadagnare di più è sicuramente uno degli argomenti ricorrenti e più gettonati sui vari siti dediti al SEO e più in particolare al guadagnare in rete.

Una piccola ricerca sul solito Google fornirà risultati a pacchi.
Saltando a piè pari le pessime pagine acchiappacuriosi di chi promette di far arricchire la gente in poche ore che inevitabilmente spuntano tra i risultati o negli annunci a pagamento, in genere la maggioranza propende sul fatto che gli annunci debbano essere integrati il più possibile con il layout della pagina che li ospita, tanto che non vi sia distinzione tra annunci e contenuti.
Ossia stesso colore di fondo, stesso colore per i link, e disposti in quelle posizioni “canoniche” che rendono statisticamente di più.

Se lo chiedessero a me, ora come ora risponderei con un “dipende…

Sensibilità del lettore tra contenuti e advertising

I fattori da prendere in considerazione sono tanti, e non credo possa esserci una soluzione assoluta che vada bene per tutti.

Innanzi tutto la tipologia del sito/blog e dei suoi visitatori, perché sì è vero che i “cliccatori” privilegiati sono quelli casuali, che arrivano dai motori di ricerca, ma è anche vero che spesso, a fronte di un articolo che non offre la soluzione o le informazioni sperate, tra gli annunci pertinenti talvolta ce ne sono alcuni talmente invitanti che chiamano un click a gran voce.
È la forza degli annunci pertinenti, se vogliamo, i lettori sanno perfettamente cosa sono e sanno pure che alle volte è facile trovarvi le risposte alle proprie domande.

Nel caso che gli annunci siano troppo integrati con i contenuti della pagina, tanto da far pensare ad un’azione “maliziosa”, Il lettore, che sia un visitatore abituale o di passaggio tramite i motori di ricerca, non è di sicuro uno scemo e se si sente trattato trattato come tale di sicuro non guarderà più quel sito con lo stesso interesse di prima.

Io credo che il lettore “tipo” sia infastidito sia da pagine con un numero eccessivo (e spesso inutile se non controproducente) di annunci, ma anche, e probabilmente di più, da annunci esageratamente integrati.

L’integrazione viene presa il più delle volte come un fato di bilanciamento estetico e di peso delle pagine, ma l’eccessiva integrazione, quando l’annuncio quasi si confonde con il contenuto, va ben oltre le considerazioni estetiche.

Spesso non si tiene presente che il navigatore ormai è abituato agli annunci testuali come AdSense e simili, l’occhio ormai è allenato e abituato a saltarli a piè pari, ma il cervello in qualche modo reagisce comunque.
Se tra gli annunci apparentemente ignorati c’è qualcosa che può assomigliare ad una risposta, il cervello del navigatore lancia un segnale di attenzione.

Differentemente, se un link apparentemente interessante, inizialmente ritenuto parte del contenuto originale della pagina, si rivela come un annuncio camuffato, può essere interpretato come un tentativo di prendere il navigatore per il naso, un effetto disastroso con tutto quello che ne consegue.

Annunci AdSense integrati ma non troppo

In queste ultime settimane sto facendo qualche prova, modificando dei gruppi di annunci prima inseriti con colori adattati alle pagine (link, sfondo etc) di siti miei e non (pure qui), annunci comunque posizionati in modo tale che non poteva venire il dubbio che fossero piazzati in modo “malizioso”, utilizzando uno sfondo di un grigio leggero che sul fondo bianco tipico delle mie realizzazioni spicca leggermente, evidenziando il blococ di annunci ma non appesantendo troppo la pagina.

I primi risultati sono stati incoraggianti, a conferma delle mie ipotesi, e i numero dei click su questi gruppi di annunci sono aumentati in modo apprezzabile, non esagerato ma evidente. Chiaro che potrebbe essere una risultato casuale, ma anche il fatto che la prova è stata fatta su più siti, alcuni molto diversi tra loro per grafica e contenuti, potrebbe essere un ulteriore conferma.

Tra qualche mese, probabilmente, potrò ritornare sull’argomento qualche idea e dato statistico in più, ma se per caso passasse di qui un esperto di queste faccende sarebbe interessante sentire il suo parere, anche se sarebbe molto più interessante poter interpretare le dinamiche e le impressioni dei “normali” navigatori, ma questo è praticamente impossibile..

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Roberto Rota

Libero professionista, un "artigiano del web", lavoro nella comunicazione in rete da quando esiste Internet. Mi occupo principalmente di assistenza su WordPress e assistenza e consulenza WooCommerce, seguo la realizzazione di progetti web, in particolare siti di e-commerce, visibilità e comunicazione in rete. Il mio curriculum è su Linkedin, e mi puoi trovare anche su Instagram, FaceBook e Twitter.

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