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Mamma mi si è rotto il WordPress…

Aiuto problemi con WordPress

La maggior parte delle richieste di aiuto, che ricevo tramite questo blog, riguardano malfunzionamenti di WordPress.

Alla domanda di rito:

Cos’hai fatto prima che WordPress cominciasse a dare problemi?

La risposta è quasi sempre la stessa:

Io? Niente…

Normale, ormai ci sono abituato.

Il più delle volte la soluzione al problema è solo dietro l’angolo, basta dare un’occhiata veloce per capire che il malfunzionamento è causato dall’attivazione o dall’aggiornamento di un plugin o di un tema.

Capita spesso, specie se si sta vivendo il periodo della “installazione compulsiva di temi e plugin“, tipica di chi ha scoperto da poco le meraviglie di WordPress.

In genere basta armarsi di pazienza, e individuare il colpevole andando per esclusione. Disattivando plugin e temi possibilmente in ordine cronologico, iniziando cioè dall’ultimo installato o aggiornato, ed in genere l’infingardo lo si stana in breve tempo.

Talvolta la faccenda è un pochino più complicata.

Magari si tratta di un WordPress su cui il proprietario si è divertito a giocare con il codice, o ci sono problemi con il database.

Per cercare di arrivare almeno ad una diagnosi, abbiamo due strumenti importanti:

  1. Il debug di WordPress
  2. I file di log del server web

Attivare il debug di WordPress

Se il WordPress malandato non è del tutto defunto, è possibile avere informazioni utili attivando il debug direttamente dal file di configurazione di WordPress, wp-config.php.

Basta semplicemente trovare la riga riguardante il debug e modificarla come segue:

define('WP_DEBUG', true);

Il valore di default è false, bisogna modificarlo in true.

Una volta modificato, è possibile che le pagine del sito si riempiano di strane scritte e messaggi di errore.

Consultare i log del server web

Oramai praticamente tutti gli hosting forniscono un pannello di controllo per la gestione del sito, tramite il quale si possono consultare anche i file di log del server web, sia quelli di accesso che quelli di errore. I più importanti, in questo caso, sono ovviamente quelli di errore.

Se i log non sono disponibili, meglio contattare il proprio fornitore del servizio e richiedere che lo siano. Anche per il futuro, perché potrebbero essere di aiuto in molte occasioni, dai malfunzionamenti alle violazioni del sito, riuscite e non.

Interpretare i messaggi di errore di  WordPress o del Server

Ecco, decisamente questa è la parte più difficile, anche se talvolta basta copiare l’errore, incollarlo su San Google.

Spesso e volentieri è un errore già capitato a qualcun altro e la soluzione, o almeno qualche dritta per arrivarci, potrebbe saltar fuori già così.

Se non ci si salta fuori, sono comunque informazioni importanti, da conservare e passare a chiunque si voglia interpellare per avere assistenza su WordPress.

Considerazioni extra sul debug di WordPress

Attivare il debug di WordPress potrebbe tornare molto utile, non solo in caso di problemi.

Alle volte siamo convinti che il nostro bel sito stia girando come un orologio, ma in realtà potrebbe nasconde piccoli problemi o malfunzionamenti. Magari nulla di percepibile visivamente, ma che potrebbero causare rallentamenti più o meno sensibili. Magari i soliti plugin, vecchi, troppi o dispettosi, o un tema che non viene più aggiornato da troppe versioni di WordPress…

Di tanto in tanto attivare il debug di WordPress, giusto per scrupolo, potrebbe metterci al riparo da brutte sorprese.

Lo è sicuramente in fase di avvio di un sito, quando ottimizzare le risorse è fondamentale anche solo per avere buone prestazioni.

Approfondimento: le opzioni principali del debug di WordPress

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Roberto Rota

Libero professionista, un "artigiano del web", lavoro nella comunicazione in rete da quando esiste Internet. Mi occupo principalmente di assistenza su WordPress e assistenza e consulenza WooCommerce, seguo la realizzazione di progetti web, in particolare siti di e-commerce, visibilità e comunicazione in rete. Il mio curriculum è su Linkedin, e mi puoi trovare anche su Instagram, FaceBook e Twitter.

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