Se si ha la possibilità di monitorare le connessioni e le query al database del proprio blog in WordPress (ma non solo), si rimane sconcertati dalla quantità di richieste che vengono evase ogni qualvolta si apre una pagina o un post, ed il numero delle query può cambiare tantissimo da tema a tema, per non parlare del numero di plug-in utilizzati ma questa è un’altra storia.
Ridurre al minimo indispensabile il numero delle interrogazioni al database può portare ad un sensibile incremento delle prestazioni, o meglio, può ridurre di molto i tempi di attesa tra una query ed un’altra, con conseguente apprezzabile velocizzazione del caricamento delle pagine per il visitatore, che sicuramente ringrazierà.
Se si vanno ad aprire le pagine in PHP che compongono un tema, con un minimo di conoscenza del codice e di HTML è molto facile individuare tutte quelle parti che possono essere sostituite riferimenti statici.
Link, menu, nome del blog e il suo sottotitolo, logo e molte delle immagini sono in genere richiamati da una query PHP, ed è giusto che sia così altrimenti sarebbe più complicato installare e personalizzare WordPress. Queste sono solo le prime cose, ma via via che aumenta la confidenza con il codice si può fare davvero molto.
Prima di cimentarsi, fidarsi (delle proprie capacità) è bene ma non fidarsi è meglio, conviene quindi fare sempre una copia di backup dei files che si va a modificare..
3 risposte
ciao, per un sito medio-piccolo, diciamo con una quindicina di pagine, qual’è un normale numero di query?
Non è una questione di numero di pagine del blog, ma di numero di query effettuate durante il caricamento di una pagina. Di solito si prende la home come riferimento, ma calcolare anche nelle pagine e negli articoli non è una brutta idea.
Il numero di query dipende da quanti plugin hai installato, e ovviamente dal tema usato.
WordPress nudo e crudo effettua poco meno di un centinaio di query per pagina se non ricordo male, io quando una pagina supera le 200 query mi preoccupo seriamente.
Rob