Cerca

L’importanza di una buona reputazione di dominio

reputazione chiave del successoNon la reputazione del brand, ma quella reputazione “tecnica” che ci consente di utilizzare  la rete, e soprattutto la posta elettronica, al meglio delle sue potenzialità.
Per comunicare al meglio, occorre che lo strumento di comunicazione sia al meglio delle sue possibilità, e che goda di una buona reputazione.

Abbiamo un dominio di posta elettronica, magari abbiamo anche un’azienda, piccola o grande, che utilizza questo dominio per comunicare. Quanta importanza diamo alla buona salute del dominio, alla sua reputazione?

Per la mia esperienza, fatta di gestione da provider di centinaia di domini di posta elettronica, la casistica dice che la qualità del servizio di posta elettronica è il più delle volte trascurata, messa in secondo piano.

La reputazione del dominio è la chiave per comunicare con efficacia.

Troppo spesso la posta elettronica viene trattata male, trascurata, la si installa (o la si acquista), la si adopera come si userebbe un qualsiasi utensile e la si lascia li, a vivere d’inerzia.
Per il resto della nostra comunicazione spendiamo un sacco di soldi, carta intestata, biglietti da visita, immagine coordinata e perché no anche per un sito web ben fatto, insegne, pubblicità e quanto altro, ma per la posta elettronica?

Gli effetti pratici di una cattiva reputazione.

Quello che succede se un dominio e il suo servizio di posta elettronica vengono trascurati possiamo benissimo immaginarlo: mail che non giungono a destinazione, che finiscono nel dimenticatoio della cartella della posta indesiderata, respinte dagli antiSPAM con messaggi che ci accusano delle peggio cose.

C’è anche, ovviamente, lo stesso problema ma nel senso opposto.

Che seccatura quando una mail di un nostro corrispondente, magari abituale, finisce nella posta indesiderata. Magari è il messaggio che stiamo aspettando da ore e che non vediamo arrivare, ma che in realtà è già arrivato, solo che il nostro software per la posta, complice magari il servizio antiSPAM sul server, lo ha marchiato a fuoco come untore e nascosto alla nostra vista, in quella odiosa e inutile cartella che andiamo a controllare, quando ce lo ricordiamo, solo in questi casi.

Quello dei falsi positivi è un problema serio, ci porta a delle figuracce mica da ridere alle volte. Quello che non pensiamo mai è che in parte, in buona parte, è un effetto collaterale di un nostro atteggiamento, che in questi casi tende istintivamente alla restrittività, al rafforzamento delle barriere, atteggiamento naturale ma per alcuni versi sbagliato quando preso troppo severamente.

Ma perché associare reputazione e SPAM?

La posta elettronica è un mare inquinato, per quanto si cerchi di arginare il problema i fautori dell’inquinamento sono sempre un passo avanti, e le barriere finiscono per essere facilmente aggirate, specie da chi della posta indesiderata ne ha fatto un business.

Il concetto è semplice, la posta “buona”, per quanto possibile, deve distinguersi dallo SPAM, e per farlo occorre guadagnare una buona reputazione per il dominio e per il relativo servizio di posta elettronica.

Immaginate un ambiente molto fumoso e inquinato con tanta gente che vi parla, impossibile distinguere le voci conosciute e amiche da quelle che non lo sono e che vogliono trarvi in inganno.
Immaginate allora che la vostra voce, e quella dei vostri amici, risuoni una spanna sopra l’inquinamento, nell’aria limpida che le rende riconoscibili e affidabili.
Sarà facile fare una selezione immediata, e spingere chi tra i “buoni” ancora naviga nella parte inquinata, a fare il possibile per elevarsi al vostro livello.

Riuscire in questo intento significa vuol dire far sì che la posta elettronica goda della reputazione del dominio agli occhi della rete.

Bisogna perciò adottare una politica diversa, che serva ad elevare la nostra posta ed il nostro server, e di conseguenza il nostro dominio, sempre una spanna sopra il livello di inquinamento. Una politica che è fatta di accorgimenti tecnici ma anche di un modo corretto di utilizzare la posta elettronica, e questo secondo aspetto forse è la parte più difficile da realizzare, ma non impossibile.

Qualificare la nostra posta per incentivare i nostri corrispondenti a fare un passetto in avanti pure loro, qualifichiamo il nostro dominio e il il nostro canale di comunicazione per incentivare i nostri corrispondenti a fare altrettanto.

una buona reputazione per una comunicazione migliore

Migliorare la reputazione del dominio

Abbiamo già precisato, all’inizio, che almeno in questa fase non ci interessa il brand e la reputazione dello stesso, per queste cose occorre una professionalità e un’esperienza che sicuramente non mi appartengono, ma solo del dominio e in particolar modo il collegamento tra reputazione del dominio, posta elettronica e qualità delle comunicazioni.

Per arrivare allo scopo abbiamo tanti mezzi, tecnici e non, ma per ora ci fermiamo qui per non togliere spazio all’importanza di quanto fin qui solo accennato, nei prossimi post vedremo come iniziare a muoverci per arrivare ai risultati sperati.

Ovviamente, già da ora, i commenti sono particolarmente graditi..

Condividi se ti è piaciuto!

Altri articoli che potrebbero interessarti:

Picture of Roberto Rota

Roberto Rota

Libero professionista, un "artigiano del web", lavoro nella comunicazione in rete da quando esiste Internet. Mi occupo principalmente di assistenza su WordPress e assistenza e consulenza WooCommerce, seguo la realizzazione di progetti web, in particolare siti di e-commerce, visibilità e comunicazione in rete. Il mio curriculum è su Linkedin, e mi puoi trovare anche su Instagram, FaceBook e Twitter.

DAI IL TUO CONTRIBUTO

Se il mio lavoro ti è stato di aiuto, contribuisci alla continuità di questo sito.
Basta una piccola donazione su PayPal, una pizza e una birra alla tua salute!

Una risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.