Prendo spunto da una scena che mi è capitata di recente, quando in un bar ho trovato un tale con l’iPad e la tastiera wireless. Scriveva intensamente, quindi la tastiera è decisamente comoda, meno comodo portarsi appresso tutto quanto per usarlo in un bar, si perde molto della nomadicità che l’iPad offre, serve una borsa più capiente, uno spazio idoneo su cui appoggiare il tutto, etc etc.
Per come la vedo io, il bello dell’Pad è appoggiarselo sulle ginocchia ovunque (luce ambiente permettendo), e disporre di uno strumento versatile, anche scrivere a lungo non è scomodo sulla tastiera virtuale. Altrimenti mi dotavo di un portatile, magari un bel MacBook Air da 11 pollici.
Con l’iPad riesco a fare con abbastanza disinvoltura parecchie cose per cui prima mi serviva un portatile, come l’amministrazione remota di Mac e PC giusto per fare un esempio.
L’iPad è fantastico per Twitter.
Qualche limite comincio a riscontrarlo con la consultazione dei contenuti sul web, specie quando sto facendo delle ricerche per un dato argomento o problema. Sul Mac, l’uso dei tab del browser è fondamentale, saltando da uno all’altro alla caccia di informazioni. Sull’iPad l’uso dei tab in Safari è limitato, e quando comincia a ricaricare sistematicamente la pagina ogni volta che cambi tab diventa esasperante.
Il problema con i tab di Safari genera complicazioni anche nella produzione dei contenuti se le fonti, gli spunti e le verifiche sono sono sul web. Una cosa che ti impone di cambiare metodo di lavoro, costringendoti a rinunciare a diverse piccole comodità produttive. Ci si abitua a non saltare negli altri tab se non assolutamente necessario, estrapolare tutte le informazioni dalla pagina in cui si è, trasformarle in appunti sul mitico Evernote, quindi passare alla pagina successiva e via così. Alla fine si lavora direttamente sugli appunti.
Se si deve scrivere iPad è fantastico. Dalle semplici note sul già citato Evernote, ai testi più articolati ed allora meglio iA Writer, editor che ho scoperto grazie a Filippo Corti e di cui non riesco più a fare a meno. Google mi ha fatto poi notare che Filippo, lo scorso settembre, aveva pubblicato un articolo interessante sulle difficoltà di bloggare con l’iPad.
Ecco, il grande cruccio è proprio il blog, o meglio, il bloggare.
Intanto ci sono i problemi accennati poco sopra. Bloggare significa anche consultare molte fonti e pagine web, i tab sono fondamentali, e qui nascono i primi problemi.
Ci sono tante applicazioni per bloggare, a partire da quella ufficiale per WordPress, ma è sempre molto faticoso e dispersivo. Nessun problema se si tratta di semplici post di testo, le complicazioni cominciano ad arrivare con le immagini, le citazioni ed altre formattazioni. Nulla è impossibile, per carità, solo molto dispersivo, molto meno immediato che su un computer qualunque sia.
Forse non ho ancora trovato gli strumenti giusti, nonostante ne abbia provati a iosa, resta il fatto che bloggare da iPad è complicato, ed a quanto leggo non sono l’unico. Ma non demordo…
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