Ve la sentireste di vivere totalmente scollegati? Rinunciare alla rete, ai social network e quanto altro, che per molti sarebbe come fosse vivere in una dacia sperduta senza elettricità?
Vero che per molti di noi oramai la rete è parte integrale del nostro quotidiano, e che per certi versi ha sostituito molte delle nostre attività di socializzazione, ma è anche vero che ci sono tante persone, basta guardarsi attorno per strada, che della rete ne sentono solo parlare, e vivono felici.
Lo so, ai nostri occhi certe cose sembrano impossibili…
Sono interessanti, anche solo a titolo di curiosità, un paio di esperimenti sulla propria pelle condotti da persone che in rete lavorano intensamente.
Il giornalista Beppe Servergnini ha staccato la rete per una settimana e racconta la sua storia sulle pagine de Il Corriere:
Per cominciare, ordine e organizzazione. Bloccare 3G su iPhone, spegnere Wi-fi, consegnare iPad a figlio diciannovenne, che provvederà a farlo sparire per una settimana (teatralmente e sadicamente). Staccare cavo di Rete. Preparare risposta automatica per email.
Sarò offline fino a giovedì 16 febbraio 2012. In caso di necessità, scrivete a…
Leggi tutto: Sette giorni fuori Rete.
Matteo Bordone invece ha sostituito il suo iPhone con un telefonino “vecchio stampo”, di quelli che telefonano e mandano SMS solamente, e racconta il suo esperimento nel suo blog, su Wired:
Diciamo così: cosa succede se uno che è abituato a usare un computer portatile in forma di telefono come l’iPhone si ritrova con un telefono da 26€? Impazzisce? Gli finisce la vita sociale? Si infuria? Diventa un asceta digitale?
La storia comincia da questo articolo: ANCHE MENO – Chi me l’ha fatto fare?! (prologo)
Non credo nemmeno siano le uniche esperienze, ma di quelli che poi in rete ci tornano sappiamo tutto, le hanno sicuramente scritte e basta cercarle. Sarebbe interessante, invece, conoscere l’esperienza di chi si è “disintossicato”, e in rete non ci è tornato più.
Magari lo ha raccontato pure, con altri mezzi…
4 risposte
Vivere senza internet è possibile. E’ solo una questione di scelta e di ipotetiche rinunce. Amici e colleghi lo hanno fatto insieme a me.. se pur parzialmente o ridotto al lumicino, lo abbiamo fatto stringendo solidarietà tra di noi e fondando un club ricreativo senza rete. Via Facebook, Twitter, YouTube, via tutto tranne la posta elettronica che è di fondamentale utilità e l’utilizzo dei motori di ricerca per trovare solo quel che è strettamente necessario come scuola, lavoro, vacanze o altri interessi. Via anche l’abbonamento adsl e vai con la chiavetta a consumo. Il risultato è che ti cambia la vita accorgendoti di quanto tempo prezioso della tua vita hai buttato come un automa davanti allo schermo. Vivere è un’altra cosa, sopratutto riscoprire tutto ciò che il computer ha fatto dimenticare. Personalmente mi collego in rete 3-4 ore alla settimana, o addirittura se capita manco quelle. Evviva !!!
Ciao Rob, che dire…di necessità virtù. Abbiamo vissuto senza nulla (almeno il sottoscritto) fino a un decennio e rotti anni fa (parlo del primo cellulare e degli sms soprattutto…), penso che vivrei anche senza. Anzi, forse vivrei anche meglio certe volte 🙂 Purtroppo ora i cellulari prendono anche a 3000mt quando vado a fare trekking in montagna. Quindi: finchè ce l’ho… lo uso, ma se non ce l’avessi… non ne farei un dramma 😉
Sicuramente la vita continuerebbe. Penso però che sarebbe un tornare indietro, penso che mi mancherebbe la possibilità di conoscere tante cose, di allargare gli orizzonti… mi sentirei più limitato. Non mi interessa molto la cosiddetta socializzazione ma la possibilità di avere più strumenti per allargare la mia conoscenza. Penso che Internet sia una grande occasione, specialmente per chi come me ha vissuto tanti anni senza potendo giudicare il prima ed il dopo, e non riesco a vedere la rete, come tanti dicono ancora, comela fonte di tanti mali.