Ritornando sul discorso aperto dai vari esperimenti di “distacco dalla rete”, non sarebbe strano che qualcuno si facesse l’idea che la convivenza con la rete sia una sorta di dipendenza, una droga, comunque qualcosa la cui assenza può far soffrire.
Mi è piaciuto molto un articolo di Filippo Corti, che mi ritrovo a leggere e citare sempre più spesso, articolo che consiglio caldamente a chiunque voglia approfondire l’argomento.
Non voglio certo sintetizzare qui in poche righe, ma gli rubo una frase che secondo me è estremamente importante e significativa, e altrettanto inquietante per il solo fatto che ci si preoccupi di questo:
“invece che privarti di Internet, utilizzalo meglio. Non abbiamo bisogno di una giornata di riposo dalla tecnologia. Se ciò di cui incolpiamo la rete è distrarci dai rapporti umani allora abbiamo bisogno di imparare a connetterci meglio con gli individui, attraverso essa.”
Leggi l’articolo completo: “Connettersi meglio” di Filippo Corti.