Visto che non si parla mai abbastanza sull’importanza del backup nelle soluzioni web, ho pensato di scrivere quelle che sono le mie procedure per salvaguardare questo mio blog e in genere il mio lavoro da brutte sorprese, malfunzionamenti o peggio.
Chi non ha mai perso dei dati, e valuta queste problematiche con leggerezza, farebbe bene a ricredersi, perché quando capita son davvero dolori.
Peggio ancora, chi credeva di essere al sicuro, ma ha perso comunque dei dati perché non ha mai verificato l’efficacia del proprio backup, oltre ai dolori aggiunge pure la beffa.
Non ci sono scuse, preoccuparsi del backup dei dati è sacro, doveroso e improcrastinabile!
Un backup ben organizzato è l’equivalente di un buon stile di vita: ci si guadagna in salute!
- Backup conservati in luoghi diversi dallo spazio web
- Quando possibile, preferire script di backup esterni a WordPress
- Se non è possibile fare diversamente, BackWPup è il plugin di backup per WordPress che preferisco (al momento).
- Meglio avere backup differenti per database e file
- Backup giornalieri, ma predisporre anche backup con frequenze diverse
- Verificare spesso l’integrità del backup
Quando il sistema lo consente, io prediligo le soluzioni di backup esterne a WordPress. Mi danno una maggiore sensazione di sicurezza, e non vanno ad appesantire WordPress con l’ennesimo plugin.
Dove salvare i backup?
Il backup non deve essere conservato nello spazio del sito.
Quale sia la soluzione utilizzata, è fondamentale che il backup sia spostato dal server in cui si trova il sito. Automaticamente in fase di backup, o manualmente poi, i backup vanno spostati dal server .
Altrimenti, se il server va a gambe all’aria irrimediabilmente, possiamo dire addio anche ai nostri backup.
Si tratta di situazioni limite, in cui normalmente il fornitore del servizio dovrebbe intervenire con un ripristino del server, ma se il backup del server fosse vecchio di qualche settimana? Meglio cautelarsi.
Backup di WordPress senza plugin
1. Backup tramite script
È la soluzione che preferisco, quando è possibile accedere alla shell, perché è quella che controllo meglio.
Tramite shell script gestiti con cron, per quanto riguarda la programmazione, si creano facilmente dei dump compressi del database, archivi compressi di tutti i file, si possono inviare ad un altro server come deposito, tutto viene scritto in file di log e, in caso di errore, vengono inviate delle mail di notifica.
Non è alla portata di tutti, ma cercando bene in rete si possono trovare molti esempi utili.
2. Backup da pannello di controllo
Molti piani di hosting offrono soluzioni di backup, dei file e dei database, direttamente da pannello di controllo. In taluni casi a pagamento, ma in genere la spesa è contenuta.
Modalità e configurazioni variano da hosting a hosting, a seconda del pannello di controllo utilizzato.
Alcune soluzioni “più furbe” offrono anche la possibilità di salvare i backup su spazi diversi, via FTP o altro protocollo.
Backup di WordPress tramite plugin
Quando non è possibile fare altrimenti, il mio plugin preferito per il backup di WordPress è BackWPup.
La mia configurazione tipo prevede almeno due tipi di backup, uno per il database e l’altro per i files, e di solito scelgo due destinazioni differenti, sia una cartella sul server che Dropbox. Escludo la mail, specie con backup di certe dimensioni.
In tutti i casi lascio sul server, sia locale che Dropbox, almeno le ultime 3 copie dei backup. Anche di più a volte, dipende molto dallo spazio disponibile.
Normalmente predispongo backup con frequenza giornaliera sia per il database che per i files, sia in locale che su Dropbox.
Imposto pure gli stessi backup con frequenze diverse, almeno una settimanale e una mensile, perché se non ci si accorge in tempo di eventuali problemi, è bene avere a disposizione un backup più datato ma “sano”.
Verifica dei Backup
Quale sia il tipo di backup utilizzato, è fondamentale verificare che il backup sia completo e utilizzabile, bastano due semplici prove:
- Provare a importare il backup del database in MySQL, in una installazione WordPress di prova.
- Decomprimere il backup dei file e fare il conteggio degli elementi presenti nel backup, provando a campione l’integrità dei files.
La verifica del backup è davvero importante!
Prova ad immaginare la situazione peggiore che potrebbe capitare al vostro sito, e di essere comunque tranquillo perché “tanto c’ho il backup”, per poi scoprire che il backup non è recuperabile, in particolare il database.
Sono sorprese che non auguro a nessuno…
8 risposte
Complimenti per l’articolo! Solo una cosa: qualcuno potrebbe indicarmi passo passo come collegare DropBox con BackWPup? Tutti lo fanno ma nessuna spiega come ci riesce… Magari è semplicissimo ma io ricevo solo errori. Forse sbaglio qualcosa. Grazie a chi vorrà spendere due righe per me, e magari servirà a qualcun altro. Un saluto, Gianfranco
La procedura è abbastanza semplice, si attiva l’opzione e si effettua il login su dropbox con lo stesso browser, è tutto guidato e molto intuitivo.
Magari alla prima occasione che mi capita di rifarlo faccio qualche screenshot 😉
rob
Eseguo il dump del db tramite Terminale di OS X, è vero che se il Terminale non dà errore la copia del backup è “sana”, e quindi è superfluo fare la prova d’importazione in un db vuoto?
Il dump da terminale è un ottimo metodo per fare il backup del database, ma il fatto che non dia errori non è detto che poi si ripristini senza problemi. Una prova di tanto in tanto io la farei comunque…