Succede che qualche cliente decida di cambiare Internet Service Provider (ISP), spostare servizi e domini, magari ammaliati da un bravo commerciale, oppure perché semplicemente insoddisfatti per qualsiasi motivo.
È il normale succedere delle cose per un ISP, clienti che vanno, si spera pochi, e clienti che arrivano, si spera molti di più.
È dannatamente spiacevole quanto ci si trova a che fare con ISP indispettiti da un cliente che decide di cambiare mantainer del dominio, e che fanno di tutto per osteggiare l’operazione, dal rendere problematico il trasferimento presso l’authority di turno allo staccare i servizi prima del tempo.
Con i domini .it non è un grosso problema, il trasferimento viene gestito tutto dal mantainer subentrante, diventa un problema solo quando il mantainer uscente stoppa i servizi del cliente prima che il trasferimento avvenga.
Con i domini diversi dal .it, dove il trasferimento richiede una partecipazione attiva del mantainer uscente, la faccenda si complica un pochetto.
Se ci si pensa bene, sono piccole azioni di disturbo che possono causare seri fastidi al cliente, come il rimanere senza sito ma soprattutto senza posta elettronica per parecchie ore se non giorni, e alla fine chi ci rimette davvero è il vecchio mantainer, perché il passaparola in questi casi vale più di qualsiasi operazione di marketing.
Il cliente comunque se ne va, ed il vecchio provider ci fa di sicuro una pessima figura, che il cliente, ormai indispettito se non esasperato, non mancherà di evidenziare di fronte ad amici e conoscenti.