Capoverso, paragrafo, respiro.

Uso di paragrafi e capoversi per una lettura migliore sul web

Stavo leggendo un articolo dal blog di Massimo Mantellini, sulla scomparsa di Aaron Swartz, e spero non me ne vorrà se lo prendo ad esempio.

Leggo sempre molto volentieri il blog di Massimo Mantellini, ma a metà dell’articolo mi si sono incrociati gli occhi, ed ho perso il filo. Mi capita spesso, con i suoi articoli più lungi di 1.500-2.000 caratteri.

Non per i contenuti, o per com’è scritto, ma per l’assoluta mancanza di respiro, di spazio, di capoversi, di paragrafi.

Una libera scelta ovviamente dell’autore, ma che a mio avviso penalizza notevolmente la lettura.

Quando la difficoltà di lettura di un articolo sul web è dovuta dalle impostazioni tipografiche, spesso e volentieri la funzione “Reader” di Safari mi viene in aiuto. Anche in questo caso, ma molto meno, perché la mancanza di separazione tra paragrafi si fa sentire comunque.

Certo l’età, gli occhiali e l’affaticamento della vista non aiutano…

Ho voluto fare una piccola prova.

Questa è una parte dell’articolo che stavo leggendo:

Esempio di testo senza paragrafi difficile da leggereEsempio di testo con paragrafi, la lettura è notevolmente facilitata

A sinistra, uno screenshot dell’articolo, a destra lo stesso screenshot “photoshoppato”, inserendo qualche demarcazione di paragrafo a caso nel testo.

Pur mantenendo le stesse impostazioni tipografiche, per non rovinare il layout della pagina, non si legge decisamente meglio?

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Roberto Rota

Roberto Rota

Libero professionista, un "artigiano del web", lavoro nella comunicazione in rete da quando esiste Internet. Mi occupo principalmente di assistenza su WordPress e assistenza e consulenza WooCommerce, seguo la realizzazione di progetti web, in particolare siti di e-commerce, visibilità e comunicazione in rete. Il mio curriculum è su Linkedin, e mi puoi trovare anche su Instagram, FaceBook e Twitter.

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Una risposta

  1. Ottimo consiglio.
    Sembra una banalità ma non tutti sanno che, quando si scrive, ogni tanto bisogna andare a capo.
    Anche i maestrini a volte se o dimenticano…

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