Mi capita spesso di imbattermi in siti che, seppur aggiornati come WordPress, temi e plugin, utilizzano ancora PHP versione 5.6.
PHP 5.6 è ufficialmente morto e sepolto, non riceve più aggiornamenti nemmeno di sicurezza, usarlo ancora significa rischiare delle vulnerabilità (lo stesso vale anche per PHP 7.0).
Ma se non hai paura di vivere pericolosamente, ti offro un altro valido motivo per aggiornare la versione di PHP.
[Tweet “Un PHP recente migliora le prestazioni di WordPress!”]
Le versioni di PHP più recenti hanno delle performance migliori del 200% ed anche più (richieste al secondo che riescono ad evadere), e di conseguenza le prestazioni del sito migliorano sensibilmente.
È una buona motivazione?
Il noto provider Kinsta di recente ha pubblicato un interessante test sulle prestazioni di WordPress e WooCommerce in base alla versione PHP (in inglese).
Bisogna però che tutto il sistema sia compatibile con le nuove versioni di PHP, ovvero WordPress, il tema utilizzato ed i plugin, altrimenti si può incappare in errori.
Nulla di drammatico, l’aggiornamento del PHP è reversibile, si può tornare indietro senza problemi.
Aggiornare PHP da cPanel, o altro pannello di controllo dell’hosting
Aggiornare la versione di PHP è facile, oramai tutti i pannelli di controllo degli hosting lo prevedono, un backup prima di procedere e passa la paura.
In genere c’è proprio un modulo dedicato, “Gestione Versione PHP” o similare. Il più delle volte si tratta di selezionare la versione di PHP desiderata per il dominio, o per la cartella che contiene il sito, e applicare le modifiche.
La modifica è immediata, attenzione ad eventuali plugin di cache che potrebbero falsare il risultato, meglio svuotare la cache.
Per prima cosa, prima di procedere, è bene che il sito sia aggiornato in tutte le sue componenti.
Si inizia aggiornando alla versione PHP più recente disponibile (personalmente consiglio la 7.2, anche se in certi hosting è disponibile anche la 7.3).
La modifica è immediata, quindi si deve controllare che il sito non mostri degli errori. Non ci si deve fermare solo alla home, bisogna navigare nei vari settori del sito specie, se è un e-commerce o se ha situazioni particolari.
Se la 7.2 da dei problemi, è probabile che qualche componente del sito non sia compatibile, allora si prova a scalare alla versione 7.1.
Se anche PHP 7.1 da dei problemi, si può provare con la 7.0, anche se sarebbe bene non utilizzarla perché questa versione è arrivata alla fine del suo ciclo vitale, quindi potenzialmente pericolosa (leggi sotto).
Se nemmeno PHP 7.0 dovesse funzionare correttamente, il sito ha dei seri problemi di compatibilità.
Tocca tornare alla versione 5.6, ma non è auspicabile rimanerci.
Se si tratta di temi o plugin da aggiornare è presto fatto, se invece è qualche elemento di cui lo sviluppo è stato abbandonato da mesi o anni la faccenda si complica, occorre trovare un’alternativa.
Alcuni plugin premium, specie se forniti con qualche tema al momento del suo acquisto, quando non registrati non mostrano la disponibilità di aggiornamenti, magari si è convinti di utilizzare l’ultima versione ed invece è una vecchia di mesi o anni.
Aggiornare il PHP migliora anche la sicurezza
Le versioni di PHP più datate sono praticamente senza supporto, non ricevono nemmeno più gli aggiornamenti di sicurezza, sono definite “end of life“, morte e sepolte.
Si tratta delle versioni a partire dalla 7.0 e precedenti.
Utilizzare queste versioni è pericoloso, significa esporre il sito web a problemi di vulnerabilità.
Ti ho dato motivi sufficienti per utilizzare una versione PHP aggiornata?
Se hai bisogno di assistenza, non esitare a contattarmi…